“Osservando l’opera di A-criticArt ci si chiederà immediatamente a quale categoria estetica egli avrebbe fatto riferimento. Se forte è il suo interesse per la comunicazione non verbale che avviene mediante le espressioni del volto e l’intero compendio ad esse legate, è altrettanto vero che tale interesse deriva anche da studi in psicologia che hanno determinato nell’artista una peculiare formazione ontologica in grado di rendersi ispiratrice del suo percorso illustrativo e figurativo. […] A-criticArt, propone pertanto una riflessione di matrice speculativa e che si inabissa nella determinazione identitaria in cui l’uomo contemporaneo non riesce spesso a distinguere il reale dall’ideale, il vero dal millantato. Ecco, dunque, che l’artista lucano tenta di portare ad emersione una tecnica propria dell’arte drammaturgica, secondo un linguaggio illustrativo generato dalla ritrattistica a matita che magistralmente segna la sua carriera […] L’iperrealismo di A-criticArt, poi, segna il passo per uno straniamento fruitivo di sorprendente enfasi, tanto da originare nell’astante una serie di altre espressioni facciali che ricalcano l’interesse dell’artista medesimo.”
Tratto dal catalogo della mostra “From Bologna to Paris” presso L’Espace Thorigny .
2019-02-24T12:11:24+01:00
Tratto dal catalogo della mostra “From Bologna to Paris” presso L’Espace Thorigny .
“Osservando l’opera di A-criticArt ci si chiederà immediatamente a quale categoria estetica egli avrebbe fatto riferimento. Se forte è il suo interesse per la comunicazione non verbale che avviene mediante le espressioni del volto e l’intero compendio ad esse legate, è altrettanto vero che tale interesse deriva anche da studi in psicologia che hanno determinato nell’artista una peculiare formazione ontologica in grado di rendersi ispiratrice del suo percorso illustrativo e figurativo. […] A-criticArt, propone pertanto una riflessione di matrice speculativa e che si inabissa nella determinazione identitaria in cui l’uomo contemporaneo non riesce spesso a distinguere il reale dall’ideale, il vero dal millantato. Ecco, dunque, che l’artista lucano tenta di portare ad emersione una tecnica propria dell’arte drammaturgica, secondo un linguaggio illustrativo generato dalla ritrattistica a matita che magistralmente segna la sua carriera […] L’iperrealismo di A-criticArt, poi, segna il passo per uno straniamento fruitivo di sorprendente enfasi, tanto da originare nell’astante una serie di altre espressioni facciali che ricalcano l’interesse dell’artista medesimo.”
https://acriticart.com/testimonials/first-international-exhibition-in-paris/